Emicranie, irritazioni cutanee o nasali, occhi che lacrimano, gola irritata. disturbi nervosi.Spesso la colpa di questi disturbi è dell’aria interna delle nostre case, che è molto più contaminata di quanto pensiamo.
La qualità dell’aria indoor è importante per la salute delle persone ma, spesso, è sottovalutata. I luoghi chiusi come case, uffici, scuole, ospedali, possono diventare un problema concreto. Secondo l’Environmental Protection Agency l’inquinamento interno può essere fino a 5 volte peggiore di quello esterno e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ritenuto necessario pubblicare le linee guida per la qualità dell’aria indoor.
Cosa è la qualità dell’aria indoor (Indoor Air Quality)
È la qualità dell’aria all’interno di una struttura abitativa, di lavoro, ricreativa, sociale e sanitaria. Riguarda il contenuto di gas e aerosol, la temperatura e l’umidità dell’aria all’interno. I fattori che la determinano sono: la quantità di inquinante al quale si è esposti, la durata dell’esposizione e la pericolosità della fonte di inquinamento.
Le sostanze inquinanti
Nelle nostre case vi sono le stesse sostanze inquinanti presenti all’esterno, alle quali si aggiungono quelle proprie degli ambienti interni. Gli inquinanti indoor si suddividono in tre macro-categorie:
1. fisici, come i campi elettromagnetici, il radon, il gas radioattivo proveniente dalle fondazioni dell’edificio, e l’inquinamento acustico;
2. biologici, come acari, virus, funghi, muffe e batteri, tra cui la legionella;
3. chimici come la formaldeide, gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo, il monossido di carbonio, l’ozono, le polveri sottili eccetera.
Le cause
La presenza e la concentrazione degli inquinanti dipende dal numero degli occupanti e dal loro stile di vita. Vi sono alcuni fattori che contribuiscono ad incrementarli: la cattiva aerazione dell’ambiente, il fumo di tabacco, i processi di combustione (cottura dei cibi e riscaldamento), l’uso eccessivo di deodoranti, bastoncini di incenso, candele profumate e prodotti per la pulizia e la manutenzione della casa; impianti di condizionamento, specie se mal progettati, in cattivo stato di pulizia e manutenzione.
Controllare la qualità dell’aria
Sul mercato esistono smart device per il monitoraggio della qualità dell’aria indoor che, grazie a sensori, identificano elementi come composti organici volatili, Co2, polveri sottili, umidità, inquinamento elettromagnetico e acustico, presenza di wi-fi. Ci avvertono in caso di anomalie o sovraesposizione ad agenti inquinanti, notificando il problema su smartphone o cambiando il colore di una luce LED. Hanno piccole dimensioni. Sul mercato esistono tipologie per tutte le tasche.
Il naso artificiale
Airgloss, una start up romana nata all’interno dell’incubatore italiano dell’Agenzia spaziale europea (Esa), sta lavorando a una sorta di “naso artificiale”, capace di registrare l’inquinamento indoor: analizza l’aria e produce dati, che vengono interpretati dall’Intelligenza Artificiale. Oltre alla qualità dell’aria, il naso artificiale di Airgloss analizza il rumore, la luce e la pressione ambientali.
Consigli utili
È possibile migliorare la qualità dell’aria indoor, adottando alcune buone abitudini:
1. arieggiare spesso gli ambienti, anche d’inverno. È sufficiente aprire le finestre per pochi minuti ogni due ore per evitare un eccessivo accumulo di CO2, di altre sostanze pericolose e di funghi;
2. controllare la temperatura, evitando di tenerla troppo alta;
3. utilizzare sempre cappa di aspirazione e ventola in cucina;
4. effettuare una corretta e periodica manutenzione degli impianti di condizionamento, inclusa la sostituzione dei filtri;
5. fare attenzione ai prodotti per la pulizia della casa, leggere bene le etichette e non eccedere nel loro uso;
6. rimuovere immediatamente le eventuali muffe, utilizzando candeggina;
7. non fumare e usare con parsimonia candele profumate e bastoncini di incenso
8. utilizzare aspirapolveri di buona qualità che non rilascino polveri durante l’utilizzo
9. mettete in casa piante come il ficus benjamin, l’azalea, il filodendro, la dieffenbachia, il pothos, la beaucarnea recurvata, l’edera: oltre a essere decorative, contribuiscono a ridurre l’inquinamento interno.
Fonti: lanuovaecologia.it, Inquinamento indoor non è fratello minore di quello atmosferico
repubblica.it, Inquinamento domestico, quando si ammalata la casa
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