Il toponimo
Il nome Trastevere deriva dal latino trans Tiberim, ossia al di là del Tevere, denominazione di una delle regioni augustee. L’area infatti sorse sulla riva destra del fiume Tevere mentre gli altri quartieri della città erano sulla riva sinistra.
La signora Cagliostro
Si racconta ancora oggi di una misteriosa donna che quasi ogni sera, avvolta in un mantello, si aggira fra i vicoli di Trastevere, vicino al vecchio monastero di piazza Sant’Apollonia. In certe notti nebbiose d’autunno, imbocca Ponte Garibaldi, oltrepassa il Tevere e giunge fino a piazza di Spagna. Secondo alcuni è l’anima in pena Serafina Feliciani, vedova di Cagliostro, mago, astrologo, veggente, vissuto nel Settecento.
Ma chi sei er Tinèa?
Tra fine Ottocento e inizio del novecento ebbe una certa fama la figura di Romeo Ottaviani, un bullo del rione detto “er tinea” (dall’espressione “sò sangue d’Inea”, cioè sono sangue di Enea) o anche “er più de’ Trastevere”. Difensore dei più deboli morì accoltellato per un regolamento di conti in via del Moro.
La Festa de’ Noantri
Una delle festività più famose e caratteristiche del quartiere e della tradizione romana. È dedicata ai Noantri, ai trasteverini, così nominati per distinguersi dai Voantri, gli abitanti degli altri rioni. È una ricorrenza antica che affonda le sue radici nel lontano 1535, quando, a seguito di un naufragio, fu ritrovata alla foce del Tevere una statua della Maria Vergine. I festeggiamenti hanno inizio il primo sabato dopo ogni 16 luglio e durano fino alla fine del mese. Per saperne di più www.prolocoroma.it/la-festa-de-noantri-a-trastevere/