Lavatrici che si attivano con il cellulare e ti avvertono che il lavaggio è andato bene. Frigoriferi che ti dicono quando è finito il latte. Videocamere di sorveglianza wifi, con «occhi» grandangolari che vedono anche al buio. Termostati che gestiscono il riscaldamento.
L’Internet delle cose (Internet of Things), ovvero degli oggetti di casa connessi alla Rete, ha messo il piede sull’acceleratore anche in Italia: nel 2016 ha raggiunto un giro di affari di 185 milioni di euro, attestandosi su un +23% rispetto al 2015.
Il 26% degli Italiani ha in casa almeno un oggetto intelligente e connesso nella propria abitazione e il 58% ha intenzione di acquistarli in futuro. Sono alcuni dati della ricerca “Smart Home” dell‘Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano che evidenzia come sia un mercato che ha ancora un potenziale di crescita molto elevato.
E se ne sono accorti anche i grandi brand come Google Home, Amazon Echo, Nest di Apple, che stanno aggredendo un mercato in cui oggi il 52% delle innovazioni è offerto da start up.
Fonte: Il Sole 24ore-Casa 24, Casa connessa, il mercato italiano cresce del 23%.
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