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Gli effetti del Coronavirus si fanno immediatamente sentire sull’economia italiana. Dopo Mido, la più grande  manifestazione internazionale di settore dedicata al mondo dell’occhialeria, Cosmoprof, l’evento internazionale  di Bologna dedicato al settore della bellezza, altre decine di manifestazioni fieristiche, è stato rinviato anche il Salone del Mobile di Milano. E, conseguentemente, anche la Design Week con tutti gli appuntamenti del Fuorisalone.
L’evento simbolo della creatività e del design italiani, previsto dal 21 al 26 aprile, è stato posticipato dal 16 al 21 giugno, quando, si spera, il pericolo sarà rientrato. Una decisione sofferta ma necessaria perché l’annullamento del salone, il dire addio a progetti, stand, ordini (durante la fiera le aziende del settore chiudono mediamente il 30% degli ordinativi di tutto l’anno) avrebbe creato un danno di circa 120 milioni di euro.

I numeri del Salone
Lo scorso anno il Salone del Mobile ha registrato un + 12%: 2.418 espositori, di cui il 34% esteri, e 386.236 presenze provenienti da 181 paesi.
Ma i numeri interessanti sono soprattutto quelli generati dal Fuorisalone: nelle casse della città entrano oltre 220 milioni di euro tra pernottamenti, ristorazione, shopping. L’ATM, la società dei trasporti milanesi ha registrato un +5%, con a 8,3 milioni di biglietti timbrati rispetto ai 7,9 dell’anno precedente.

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