Una Smart city è una città che, grazie alla tecnologia, all’innovazione e alla pianificazione strategica, diventa “intelligente”: è un’area urbana pensata a misura del cittadino e delle sue esigenze.
Secondo i dati di una Ricerca degli Osservatori Digital Innovation, nel 2020 l’89% dei comuni italiani con più di 15mila abitanti considera la Smart City un tema rilevante (+9%) e per il 47% l’emergenza sanitaria Covid-19 lo ha reso ancora più prioritario. E la principale barriera all’avvio di progetti di Smart City è ancora la mancanza di competenze (+7% sul 2019), seguita dalle scarse risorse finanziarie (+8%), che si riflette nella capacità di usare i dati
Secondo Giulio Salvatori, direttore degli Osservatori Internet of Things e Connected Car & Mobility-Politecnico di Milano, per trasformare le città italiane in Smart City «è necessaria una più stretta collaborazione fra pubblico e privato».
Ma cosa rende una città più intelligente?
Lo fa capire bene la definizione della Commissione europea: «Una smart city va oltre l’uso delle tecnologie per raggiungere un migliore utilizzo delle risorse e minori emissioni». Passa dalle «reti di trasporto urbano, approvvigionamento idrico, smaltimento dei rifiuti, soluzioni più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici». E da «un’amministrazione cittadina più interattiva e reattiva e spazi pubblici più sicuri».
Rendere una città “smart” è un percorso strategico che dura anni e si basa su step progressivi. L’Unione Europea ha individuato alcune aree di intervento e analisi:
- Environment , Ambiente, sostenibilità ed energia
- Economy, People (Capitale umano)
- Governance (Gestione amministrativa)
- Mobility e Living (Qualità della vita e mobilità)
Le smart city
Le città stanno cercando di trovare la propria strada per diventare smart. Tra le più interessanti vi sono:
Barcellona
Nella capitale catalana lo sviluppo della città in chiave smart ha creato tanti posti di lavoro. La città lavora su una moltitudine di iniziative come per esempio la copertura Wi-Fi gratuita in ogni angolo della città. Nella città spagnola vi sono sensori LED che monitorano il traffico, la qualità dell’aria, l’inquinamento acustico e i pedoni. Nei diversi quartieri vi sono i bidoni intelligenti dotati di aspiratori che scaricano i rifiuti in depositi sotterranei e che hanno il vantaggio di ridurre al minimo i cattivi odori, diminuire gli spostamenti dei mezzi per la raccolta della spazzatura e monitorare la quantità dei rifiuti in città. Si sono moltiplicate le piste ciclabili ed è stato migliorato il trasporto pubblico.
Londra
La città inglese sta investendo da anni in progetti e iniziative tesi a rendere la città sempre più intelligente. E nel 2020 si è classificata al primo posto nella Top 50 Smart City Governments, elaborata dall’Eden Strategy Institute, società di consulenza specializzata nello studio delle città del futuro. La capitale inglese dispone del LOTI-London Office of Technology and Innovation, un ufficio nato per far diventare Londra una città sempre più Smart.
Londra si distingue per un utilizzo efficace dei dati, soprattutto nel sistema dei trasporti. Punta anche ad essere a zero emissioni entro il 2050. E si è imposta per la capacità di valorizzare il “capitale umano”. Inoltre i cittadini possono partecipare alla crescita della Smart City, inviando feedback e idee.
Singapore
Rientra tra le città più intelligenti del mondo. Il suo Smart Nation Project, avviato nel 2014, ha obiettivi come l’automatizzazione delle case pubbliche, la mobilità sostenibile, sensori per gestire il comfort ambientale. Il tutto con l’incentivazione alla costruzione di edifici sostenibili, alla lotta all’inquinamento e al rispetto dell’ambiente.
Amsterdam
Amsterdam promuove la strategia Circolare 2020-2025 basata sull’economia circolare e sulla sostenibilità ambientale. Tra gli obiettivi: dimezzare l’uso di nuove materie prime entro il 2030, evitare sprechi e ridurre le emissioni di anidride carbonica. Sta anche lavorando alla transizione energetica e all’ottimizzazione degli spazi verdi per ridurre le sue emissioni del 55% entro il 2030 e del 75% entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990. Ha creato una partnership pubblico-privata, la Amsterdam Smart City (ASC), che si occupa di: città digitale, risparmio energetico, mobilità, economia circolare, vivibilità e servizi ai cittadini.
Fonti
Donato Stanca, Smart City, parole d’ordine: inclusione e innovazione dal basso, in econopoly.ilsole24ore.com/
Laura Baronchelli, Smart Cities in Europa: 6 esempi a cui ispirarsi, in lumi4innovation.it
Evelyn Baleani, Smart City nel mondo: 6 esempi innovativi a cui ispirarsi, in elettricomagazine.it
agendadigitale.eu/smart-city/
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