Sharing economy o economia circolare. È il rovescio della medaglia del consumismo sfrenato della nostra epoca. È il nuovo modello economico che valorizza ogni singola risorsa, senza disperdere, inquinare, accumulare, ma ottimizzandone al massimo lo sfruttamento. E i suoi principi sono applicabili anche al comparto edilizio.
EDILIZIA CIRCOLARE: COSA È
Parlare di edilizia circolare significa mettere in pratica scelte e di soluzioni in grado di rigenerare il patrimonio pubblico e privato, ridare energia all’economia del nostro paese, ridurre drasticamente l’inquinamento, proteggere l’ambiente, ridurre il consumo energetico. Nell’edilizia circolare tutto ha valore e l’idea stessa di scarto, materia, energia o tempo delle persone, non esiste più.
BEST PRACTICE
La rete CE 100 della Ellen MacArthur Foundation nel 2016 ha redatto un report Circularity in the Built Environment in cui sono descritti 12 casi di esempi concreti di edilizia circolare. Si parla non solo di edifici come il Queen Elizabeth Olympic Park, il parco olimpico di Londra 2012, o la Brummen Town Hall, la cui realizzazione si è basata su tre parole chiave ottimizzazione, riconversione e riutilizzo, ma anche innovazioni dei processi e dei prodotti come, per esempio, i pannelli BioBuild di Arup costituiti da biocompositi derivati da scarti agricoli.
Fonte. Gren.it, Design sostenibile, le best practice di edilizia circolare
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