Per far fronte all’emergenza Coronavirus e non interrompere le attività aziendali il Governo ha spinto l’acceleratore sullo smart working, una soluzione che potrebbe rivelarsi utile e rimanere anche dopo l’emergenza. Come scelta, ovviamente, e non come obbligo, ma dovremo comunque adeguare le nostre case.
Lo smart working, che ha improvvisamente trasformato le abitazioni in postazioni operative, aule scolastiche e sale riunioni virtuali, avrà delle ripercussioni sul mercato immobiliare e sulle aziende di arredamento.
La casa diventerà un luogo polifunzionale, condiviso tra vita privata e vita professionale, in cui cambieranno gli ambienti e gli arredi. Chi deciderà di lavorare da casa dovrà adattare la propria abitazione e ricavarsi uno spazio in cui potersi concentrare, senza le distrazioni tipiche dell’ambiente domestico.
Nel caso in cui debba acquistare un nuovo appartamento, cercherà una soluzione che risponda alle nuove esigenze: valuterà non solo l’esposizione della sala e della camera da letto o la luminosità della cucina, ma che vi sia una zona/stanza studio confortevole, con il corretto isolamento dal resto della casa, e la possibilità di una connessione internet superveloce (che dovrà avere anche una configurazione di sicurezza adeguata, ma questa è un’altra storia!).
Il lavoro flessibile renderà inutile, almeno in parte, la presenza fisica sul posto di lavoro. E pertanto non sarà più necessario trovare un appartamento nei pressi del luogo di lavoro. Si traslocherà meno e, probabilmente, si sceglieranno luoghi tranquilli, evitando la città.
Il settore immobiliare dovrà allineare la sua strategia, puntando sul residenziale, esistente e nuovo. Gli edifici dovranno essere riqualificati/costruiti in funzione delle nuove esigenze,creando spazi appositamente studiati per il lavoro da casa non solo negli appartamenti ma anche nel condominio come per esempio sale riunioni condivise, postazioni con connessione internet e stampanti regolate da badge personali, che contabilizzano l’utilizzo per appartamento.
E anche il settore dell’arredamento si dovrà adattare alle esigenze della Home Office Smart Working. Serviranno mobili ergonomici, confortevoli, versatili ed agevolmente ricomponibili: mobili multifunzione che sfruttano angoli, prima inutilizzati, pareti attrezzate, poltroncine morbide, scrivanie leggere, compatte, regolabili in altezza e con prese elettriche incorporate, scrittoi a scomparsa, sottili mensole per libri e documenti, piani ribaltabili e armadi su ruote, lampade da lettura
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